Le grotte del Parco regionale
Le grotte del Parco Regionale della Vena del Gesso sono un mondo buio e nascosto, e tuttavia straordinario. Ci sono cavità lunghe alcuni chilometri e profonde oltre 200 metri: è un alternarsi di corsi d’acqua, gallerie, sale, pozzi e cunicoli con diffusa presenza di concrezioni, erosioni, e riempimenti unici nel loro genere.
Queste grotte non sono però di facile percorribilità e richiedono, quasi sempre, la conoscenza delle tecniche speleologiche, nonché il possesso di una adeguata attrezzatura. Nonostante ciò, anche chi non è speleologo può conoscere, in parte, i fenomeni carsici della Vena del Gesso, proprio attraverso la Grotta Tanaccia. Le prime esplorazioni di questa grotta si devono allo speleologo triestino Giovanni Bertini Mornig, che tra il 1934 e 1935 portò alla luce anche alcuni reperti preistorici.
La Grotta Tanaccia di Brisighella, una tra le più belle e conosciute grotte dell’intera Vena del Gesso romagnola, presenta un percorso ipogeo con ambienti suggestivi arricchiti da interessanti fenomeni carsici; è possibile visitarla tutto l’anno, con esclusione del periodo invernale per tutelare il letargo dei pipistrelli. Il complesso carsico della Tanaccia, posto a circa 200 m slm, ha uno sviluppo complessivo di oltre 2 km, ma il percorso turistico è ridotto a circa m 500 con permanenza nel sottosuolo di circa 1 ora. È posta a circa 2 km ad Ovest di Brisighella ed è possibile raggiungerla percorrendo la strada Provinciale Monticino-Limisano in direzione di Riolo Terme.
INFORMAZIONI SULLA VISITA
Le visite guidate possono essere organizzate su prenotazione, tutti i giorni dal mese di aprile. Per maggiori informazioni e per prenotare una visita guidata potete contattare Ivano Fabbri al numero 339-2407028.
L’ingresso è a pagamento e comprende la guida, il casco con impianto di illuminazione e la tuta da speleologo. E’ necessario essere provvisti di scarponcini o stivali personali e di abbigliamento adeguato.